“VIVI, AMA, SPERA… CON_TATTO!” – CAMPO GIOVANI FAMIGLIE 2020
Vivi, ama, spera… con_tatto!
“Il virus ha smascherato la nostra fede e le nostre relazioni”. Il lockdown ha accresciuto le paure e le preoccupazioni per il futuro ma ha anche evidenziato la centralità della famiglia in un tempo che ha colto tutti impreparati.
Ripercorrendo quanto accaduto e vissuto negli scorsi mesi, con l’aiuto di don Danilo Barlese (a distanza) e don Andrea Volpato, ieri i partecipanti al Campo diocesano Giovani Famiglie di Azione Cattolica di Venezia si sono interrogati sul futuro, sul “cosa ci aspetta ora”, ma con uno sguardo di speranza, con fiducia, consapevolezza, coraggio e avanzando proposte (anche molto concrete) per affrontare il tempo che ci sta davanti evidenziando l’urgenza di porre la famiglia come protagonista di un tempo di cambiamenti sociali, ecclesiali e pastorali.
Oggi tutti in gita in quota prima di affrontare la giornata di formazione di domani – continua sotto le foto…
Dopo mesi di forzata e imprevista mancanza della dimensione corporale nella nostra quotidianità, soprattutto nella vita di fede e nelle relazioni, ormai pratici di video meet e abituati a incontri filtrati da uno schermo, come non interrogarsi sul rapporto tra corporeità e tecnologia, tra reale e virtuale?
“Non si tratta di una dualità ma di una polarità dialettica” ha spiegato oggi ai partecipanti del Campo Giovani Famiglie dell’Azione Cattolica diocesana don Luca Peyron, direttore dell’ufficio di Pastorale Universitaria dell’Arcidiocesi di Torino e docente universitario di Spiritualità dell’Innovazione e Sociologia dell’Innovazione a Torino e Roma.
“Il riconoscerci figli e vivere da figli, in Gesù, ci permette di stare in questa polarità e affrontare cristianamente la sfida educativa e pastorale che ci lancia il nostro tempo, tornando al mandato che Dio ha affidato all’uomo: dare un nome a tutte le cose”.
La preziosa, e a tratti “scomoda”, riflessione offerta da don Luca è stato il secondo appuntamento del percorso formativo di questa settimana, che si concluderà venerdì 14 con la meditazione sui “gesti di Gesù” guidata da don Gianni Bernardi.
Nel giorno della festa dell’Assunta, e con la gradita visita del Patriarca Francesco, si conclude il Camposcuola Giovani Famiglie di AC. Una settimana rigenerante, tra preghiera, gioco, formazione e relax (nel rispetto delle norme Covid). La tentazione sarebbe quella di “fare tre tende e restare qua” ma c’è la consapevolezza che la missione è quella di essere testimoni al rientro in città. “Impegnatevi a fare gesti concreti al vostro rientro – è stato l’invito del patriarca alle famiglie – pensate a chi è nel bisogno e siate quei piccoli semi che silenziosamente crescono e portano frutto”