INCONTRO DEL CONSIGLIO CON IL PATRIARCA: 7/4/2017

Il 7/4/17 il nuovo Consiglio Diocesano ha avuto il piacere di incontrare il nostro Patriarca Francesco Moraglia. Durante l’incontro, che si è svolto in un clima di gioia e familiarità, il nostro presidente Alessandro Molaro ha tenuto un intervento che viene riportato qui di seguito e che può essere prelevato cliccando qui.

per leggere qui l’intervento…

Caro Patriarca
prima di tutto a nome del consiglio diocesano volevo ringraziarLa per l’opportunità che ci ha dato con questo incontro, è per noi un’ occasione importante per confermarle la nostra disponibilità al servizio alla Chiesa locale che è in Venezia .
La vocazione diocesana che fa parte del nostro essere di Azione Cattolica ci spinge a ricercare e a desiderare l’incontro con il nostro Vescovo per comprendere e condividere con Lei quale possa essere il miglior servizio che l’associazione può svolgere per la nostra Chiesa Veneziana.
Di conseguenza il riferimento che fa un po’ da cornice al nostro cammino del prossimo triennio non può che essere ispirato dalla Sua lettera pastorale “Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù” del marzo 2016 nella quale indicava alla pastorale ordinaria della Chiesa in Venezia gli ambiti – i tre grandi “fuochi”

• la trasmissione e testimonianza della fede: educare e formare le nuove generazioni, con particolare riferimento agli adolescenti del post-confermazione […]
• la pastorale familiare, con speciale riguardo alle giovani famiglie e a quelle che stanno vivendo momenti difficili […]
• lo sguardo della Chiesa sulla nostra società, ossia sui fratelli e sulle sorelle più deboli, impegnandoci in una testimonianza-trasmissione di fede concreta, vissuta in mezzo alla gente, nei quartieri, nelle piazze e strade dove viviamo […] (pagg.22-23)

Inseriti in questa cornice, e in linea con le Sue indicazioni, la recente assemblea elettiva diocesana dell’Azione Cattolica del 15 gennaio scorso ci ha consegnato il documento triennale “Fare nuove tutte le cose. Radicati nel futuro, custodi dell’essenziale” che è stato il frutto di un lavoro di elaborazione condiviso con le nostre associazioni parrocchiali, attraverso il quale abbiamo fatto con sincerità il punto sul contesto attuale, sul percorso compiuto durante il triennio scorso con le sue luci e sue ombre, ma soprattutto abbiamo cercato di individuare i processi da (re)innescare, sui quali pensiamo sia urgente, importante ed utile riversare le energie ed il nostro impegno missionario.
Come Lei avrà già avuto modo di leggere dal documento stesso la sfida numero uno resta per noi la trasmissione della fede alle nuove generazioni, la riscoperta della centralità del battesimo e il primato dello spirituale nella vita quotidiana unita all’individuazione di nuovi modi per trasmettere ai ragazzi, ai giovani e alle giovani famiglie, attraverso la testimonianza, la nostra esperienza di adulti nella fede.
Per camminare assieme verso questo obiettivo ci siamo dati, considerandola come una seconda priorità, una chiara indicazione di metodo, pensiamo infatti, con convinzione, che la strada da percorrere sia quella che passa attraverso la cura di relazioni vere e autentiche, l’ascolto della storia delle persone e il recupero di uno sguardo più attento e profondo al territorio, alle sue problematiche e alle sue opportunità.
Da subito quindi abbiamo iniziato a visitare le nostre Associazioni parrocchiali, a ricercare il volto degli educatori e degli animatori, a condividere con loro uno stile di famiglia e di sostegno reciproco.
Da loro abbiamo avuto la conferma che l’Azione Cattolica vive fino in fondo le gioie e le fatiche, in alcuni casi anche con qualche sofferenza, della propria comunità Parrocchiale spendendosi nella pastorale e nel servizio, ricercando sempre e comunque la comunione con le altre realtà ecclesiali e con i pastori.
Come Lei saprà l’Azione Cattolica nella nostra Diocesi è presente in un numero limitato di Parrocchie (22) e conta 1.125 aderenti un numero di iscritti che ormai è diventato stabile da alcuni anni, questa realtà limitata nei numeri se da una parte rappresenta un limite dall’altra invece la consideriamo un’opportunità. Mi spiego meglio, l’Azione Cattolica che vogliamo è un’Associazione che si fa compagna di strada, che sia vera occasione di crescita nella fede, che sia un’esperienza ricca di passione ed entusiasmo. Sì Patriarca vogliamo recuperare la passione che nasce dall’incontro con Gesù e contagiare di questa gioia le persone che incontriamo nella vita di tutti i giorni. Essere tra virgolette “in pochi” ci permette di conoscerci, di essere significativi gli uni verso gli altri, insomma di camminare insieme e, se necessario, di aspettare chi si attarda per difficoltà di vario genere.
In questa prospettiva ci piace ricordare la nascita di alcuni gruppi interparrocchiali, in particolare nella fascia giovanile, che hanno iniziato ad incontrarsi con regolarità ritrovando nuovi stimoli ed interesse per un cammino serio di formazione umana e cristiana.
L’Azione Cattolica ci ha educato a ricercare la comunione con tutti e a valorizzare tutto ciò che unisce, per questo siamo convinti di poter svolgere un ruolo importante per favorire la crescita delle “collaborazioni pastorali”.
Un’Azione Cattolica sempre di più in uscita, che desidera (riprendendo le Sue parole nella già citata Lettera Pastorale) “intraprendere con decisione e coraggio un cammino sinodale per edificare tutti insieme – preti, diaconi, consacrati e laici – una chiesa realmente missionaria.”

Con questi propositi nel cuore il nuovo consiglio di Azione Cattolica auspica di poter intensificare il legame con il Seminario Patriarcale, individuando occasioni di incontro e collaborazione continuativa con alcuni seminaristi e presbiteri. Su questo fronte chiediamo il Suo sostegno e la Sua collaborazione.
In conclusione caro Patriarca vogliamo confermarLe la disponibilità dell’Azione Cattolica ad accogliere e fare proprie le indicazioni che Lei vorrà darci per il bene della nostra Chiesa Veneziana.